Archive for agosto, 2007


La solita cantilena
di preghiere inesaudite
boicottate da un continuo pensiero,
in un morbido abbraccio
di pelle vellutata,
solitario e sofferente.

Il suono delle gocce
ed un vuoto incolmabile,
l’incredibile dissonanza,
ricevere, ma non poter dare.

Richieste senza ascolto
imprecate ormai ad un cielo assente
nella solitudine più buia;

e richieste senza ascolto
nella dolcezza della comprensione
quando "metti in circolo il tuo amore".

Comprensione
senza l’azione che gli conviene.

Comprensione
di non essere ancora pronto.

E la solita cantilena si ripete ogni sera
sotto le gocce che scorrono calde sulla pelle
nell’infinita comprensione di quel breve momento,
come un mantra negativo
che blocca le speranze.

E la solita cantilena si ripete ogni sera…

E la solita cantilena si ripete ogni sera…


Non ce la fanno.

I belli muoiono tra le fiamme:

sonniferi, veleno per i topi, corda,

qualunque cosa…

Si strappano le braccia, si buttano dalla finestra, si cavano gli occhi dalle orbite,

respingono l’amore, respingono l’odio, respingono, respingono.

Non ce la fanno, i belli non resistono,

sono le farfalle, sono le colombe, sono i passeri, non ce la fanno.

Una lunga fiammata mentre i vecchi giocano a dama nel parco.

Una fiammata,

una bella fiammata mentre i vecchi giocano a dama nel parco, al sole.

I belli si trovano all’angolo di una stanza

accartocciati tra ragni e siringhe, nel silenzio,

e non sapremo mai perchè se ne sono andati.

Erano tanto belli.

Non ce la fanno, i belli muoiono giovani, e lasciano i brutti alla loro brutta vita.

Amabili e vivaci: vita e suicidio e morte,

mentre i vecchi giocano a dama sotto il sole nel parco.

Running Backsense…

Aiuto…
Vado indietro…
Voglia di ballare
Due occhi azzurri…
Una grappa alla russa…
E ancora mi volto…
Un ballo…
La terra che chiama…
I piedi che fremono…
Mi trattengo…
Un fastidio alle gambe…
Un uragano in trappola…
Il desiderio di uscire,
Espressione…
Massima espressione!
SFOGO.
Due occhi azzurri, di nuovo…
Una cornice nera…
Un cielo di Sole, nelle notte,
del fuoco alle gambe.
House.

Riflessione n.1


_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _


Se Dio è Infinito, allora Infinito può essere sinonimo di Dio.

Se Dio è Perfezione, allora Perfezione può essere sinonimo di Dio.

Quindi:

Infinito = Dio = Perfezione

Quindi:

Infinito = Perfezione

Ora, ricordando le care vecchie lezioni di matematica
della mia "adorata" prof.ssa Breoni,
se la memoria non m’inganna,
nelle funzioni si diceva così:

  (che si legge: X che tende ad infinito) ==>    X =

Cioè se X tende ad infinito significa che X è uguale ad infinito.

Tralasciando ogni possibile battutina o riferimento
al fatto che l’uomo è un’incognita già di suo, (almeno per se stesso XD)
basterebbe sostituire i valori

X = Uomo

= Perfezione (come già visto sopra)

per pensare che,

forse,

la perfezione sta già nella tendenza alla perfezione,

e questo spiegherebbe "matematicamente"
il continuo sforzo dell’essere umano che nella sua tendenza alla perfezione
lungo il cammino della Vita,
ha forse già raggiunto la Perfezione stessa.
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _